« L'Europe se fera dans les crises et elle sera la somme des solutions apportées à ces crises »—Jean Monnet
La politica italiana, a estrema sinistra, è soggetto interessante. Vi sono molte persone in gamba, ragazzi eccellenti e dedicati, idee talvolta di valore. Eppure, invariabilmente, questa arcobaleno coalizione di talenti, nelle mani di una litigiosa e poco qualificata leadership, finisce per “trionfare” ad ogni elezione, con ottimi punteggi tra lo 0 e il 2% del suffragio.
A quel punto molti, spesso, lasciano. Altri si rifugiano ne “L’Italia non ci capisce, ma un giorno, quando gli altri – tutti gli altri- avranno fallito, capirà”.
Il corollario a questa forma di pensiero è semplice: non è necessario fare sacrifici per governare, oggi, perché le scelte scellerate di tutti gli altri porteranno al fallimento, e alla fine il popolo guarderà a noi.
Bisogna ammettere che c’è dell’eccezionale, in quest’adamantina fede negli esiti ultimi della vita politica del paese. Basta saper aspettare, far testimonianza, che un giorno il popolo stolto capirà.
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Quante vite rovinate, tra i militanti della sinistra-sinistra del bel paese, aspettando Godot? quanti giovani brillanti in attesa del proprio turno per il gradino nei ranghi di questo o quel partito? quanti sforzi elettorali colossali, quante passioni genuine e intense, quante notti insonni buttate all’altare del purismo ideologico, del “il 2% è un successo e una partenza da cui costruire”? E quanti poi hanno lasciato la politica per sempre, stufi e frustrati d’attendere l’alba che non sorge?
Perché forse un giorno sorgerà l’alba rossa dell’avvenire; forse un giorno arriverà Godot. Ma voi avrete aspettato tutta la vostra vita politica per nulla, perché non arriverà né oggi né domani. Forse in futuro, o forse mai. Il risultato di questa scelta sarà una vita frustrata, o ben perché spesa nell’attesa di qualcosa che non può arrivare, o ben perché divenuta presto disgustata dalla politica (con tutta evidenza, se aspetti Godot) inconcludente.
La politica sostenibile, invece, non è la politica del perfetto, che non esiste. è la politica che, nei suoi limiti, si pone obiettivi raggiungibili, credibili, e credibilmente li raggiunge. Per essere sostenibile la politica ha bisogno della passione delle masse, e la massa non aspetta Godot, mai.
Researcher and think-tanker in EU affairs
Microgravity environment for social thinkers